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Cosa vedere a Luxor? 7 Attrazioni da non perdere

Indice dei contenuti:
  • #1.La Storia Millenaria di Luxor

  • #2.Il Magnifico Tempio di Karnak

  • #3.Il Tempio di Luxor

  • #4.La Valle dei Re

  • #5.Il Tempio di Hatshepsut

  • #6.La Valle delle Regine

  • #7.I Colossi di Memnone

  • #8.Il Museo di Luxor

  • #9.Un Viaggio nel Cuore

  • #10.FAQs

Luxor, l'antica capitale dell'Egitto durante il Medio e il Nuovo Regno (2000-1100 a.C.), è conosciuta come la "Città dei Palazzi" per i suoi straordinari monumenti e siti archeologici.

Infatti, dopo le Piramidi di Giza, il maestoso Tempio di Karnak è il sito più visitato dell'Egitto, estendendosi per oltre 2 chilometri quadrati.

Durante il suo periodo d'oro, questa città ha visto sorgere alcuni dei monumenti più impressionanti del mondo antico.

Dal colossale Tempio di Karnak con le sue 130 colonne gigantesche, alla Valle dei Re con le sue 60 tombe riccamente decorate, fino ai Colossi di Memnone che si ergono per 18 metri d'altezza.

In questa guida, scoprirai le 7 attrazioni imperdibili di Luxor, esplorando i tesori di una città che custodisce oltre 4000 anni di storia egizia.

Ti accompagneremo attraverso templi maestosi, tombe reali e monumenti che hanno resistito alla prova del tempo.

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#1.La Storia Millenaria di Luxor

Inizialmente, secondo le scoperte archeologiche, il primo insediamento di Tebe risale al 3200 a.C., quando era ancora un modesto centro abitato rispetto a Menfi.

La città acquisì importanza durante il Primo Periodo Intermedio, quando i nobili tebani emergevano nel panorama politico egiziano.

L'antica Tebe: capitale dell'Egitto

Nel 2050 a.C., il faraone Mentuhotep I pose fine al periodo di caos politico, inaugurando il Medio Regno e stabilendo Tebe come capitale.

Successivamente, durante l'invasione degli Hyksos, la città divenne il quartiere generale della resistenza egizia.

Proprio da qui, nel XVIII secolo a.C., il faraone Ahmose I lanciò la campagna per liberare l'Egitto, riportando nuovamente la capitale a Tebe.

L'importanza religiosa della città

La città assunse un ruolo fondamentale come centro religioso, caratterizzato da templi monumentali e complessi sacri. 

Durante questo periodo, iniziò la costruzione del maestoso complesso templare di Karnak.

Inoltre, vennero stabilite le prime rotte commerciali con i paesi a sud dell'Egitto, consolidando l'importanza strategica della città.

Il periodo d'oro dei faraoni

Il periodo più florido di Tebe si manifestò sotto il regno di diversi faraoni illustri:
  • Amenhotep III, soprannominato "il Magnifico", che realizzò il complesso palaziale di Malkata e il celebre Tempio di Luxor
  • Tutankhamon, che rinnovò ed ampliò i templi, rafforzando il ruolo della città come centro religioso
  • Ramses II, considerato il più grande sovrano egizio, che rese la zona intorno a Tebe un autentico gioiello

Durante il Nuovo Regno, tra il 1549 e il 1069 a.C., Tebe raggiunse il suo apice demografico, arrivando a contare fino a un milione di abitanti. 

Pertanto, i faraoni che governarono in questo periodo trassero grande beneficio dai successi militari, espandendo i confini verso la Nubia, la costa occidentale del Mediterraneo e l'attuale Siria.

Il declino della città iniziò con la XXII dinastia, quando i faraoni spostarono definitivamente la capitale nel Delta del Nilo. 

Nonostante ciò, Tebe mantenne il suo status di città santa, anche se nel I secolo d.C. le fonti la descrivono ormai come un semplice villaggio.

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#2.Il Magnifico Tempio di Karnak

Situato sulla riva orientale del Nilo, il Tempio di Karnak rappresenta la massima espressione dell'architettura religiosa dell'antico Egitto.

Il complesso templare più grande del mondo

Il complesso templare di Karnak si estende su un'area impressionante di 300.000 metri quadrati, rendendolo il più vasto edificio religioso mai costruito. 

Infatti, questo maestoso complesso comprende tre sezioni principali dedicate alle divinità Amon, Mut e Khonsu.

Le sue dimensioni colossali sono testimoniate dalla cinta muraria spessa 8 metri e lunga 2,4 chilometri. 

In particolare, il complesso si è sviluppato nel corso di oltre 1.500 anni, con ogni faraone che ha contribuito ad ampliarlo e abbellirlo.

La sala ipostila e le sue 134 colonne

La Grande Sala Ipostila, iniziata da Seti I e completata da Ramses II, rappresenta uno degli esempi più straordinari dell'architettura egizia. 

Questa sala monumentale copre un'area di 5.000 metri quadrati e presenta 134 colonne disposte su 16 file.

Le due file centrali si distinguono per la loro maestosità, con colonne alte 23 metri e una circonferenza di 15 metri.

Pertanto, questa disposizione permetteva la creazione di finestre negli architravi per l'illuminazione naturale della sala.

Le decorazioni murali raccontano scene di battaglia, con Seti I rappresentato sulla parete nord e Ramses II su quella sud.

Il lago sacro e gli obelischi

Nei pressi del tempio si trova l'imponente lago sacro, fatto costruire da Tuthmosis III. 

Questo bacino artificiale, che misura 120 metri per 77, è completamente rivestito in pietra lavorata.

Il lago svolgeva un ruolo fondamentale nei rituali di purificazione dei sacerdoti.

Successivamente, tra il quarto e il quinto pilone, si erge l'obelisco di Hatshepsut, alto 29,26 metri, che detiene il record di obelisco più alto dell'Egitto. 

Quando fu eretto, era quasi interamente ricoperto di elettro, un materiale prezioso che lo faceva brillare alla luce del sole.

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#3.Il Tempio di Luxor

Conosciuto nell'antica lingua egizia come Ipet Resut (harem meridionale), il Tempio di Luxor rappresenta uno dei più importanti complessi templari dedicati al dio Amon.

L'architettura del Nuovo Regno

La costruzione iniziale del tempio risale al regno di Amenhotep III nel XIV secolo a.C., successivamente ampliato da Haremhab e Tutankhamun. 

In particolare, il tempio si distingue per essere l'unico tra i maggiori complessi templari egiziani ad avere i marchi di soli due sovrani sulle strutture architettoniche.

Il design del tempio segue una struttura simmetrica, con un'ampia avenida che collega la porta di accesso alla Grande Corte. 

Le colonne massicce che circondano la corte principale creano un'atmosfera di grandiosità, decorate con rilievi che raffigurano il faraone nell'atto di offrire doni agli dei.

Il viale delle sfingi

Un elemento straordinario del complesso è il viale delle sfingi, lungo 2,7 chilometri, che collega il Tempio di Luxor a quello di Karnak. 

Questo percorso processionale ospita 1.350 statue di sfingi, sia androcefale che criocefale.

Durante la festa annuale di Opet, questo viale sacro vedeva processioni di sacerdoti che trasportavano le statue delle divinità Amon, Mut e Khonsu su barche sacre.

Le statue di Ramesse II

L'espansione più significativa del tempio avvenne sotto Ramesse II, che costruì un imponente portale alto 24 metri.

L'entrata principale era originariamente fiancheggiata da:
  • Sei statue colossali di Ramesse II, di cui quattro sedute (ne rimangono due) e due in piedi
  • Due obelischi di granito, di cui uno ancora presente in sito mentre l'altro si trova oggi a Parigi in Place de la Concorde

Il cortile interno presenta 74 colonne papiriformi, intervallate da statue di Ramesse II. 

Inoltre, due enormi statue del sovrano si ergono all'inizio del colonnato di Amenofi III, con le basi decorate da disegni che celebrano l'unificazione dell'Egitto.

Il dio Hapy viene rappresentato nell'atto di unire l'Alto e il Basso Egitto, simboleggiati rispettivamente da un fiore di loto e da un fiore di papiro.

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#4.La Valle dei Re

Sulla riva occidentale del Nilo, la Valle dei Re rappresenta una delle necropoli più straordinarie dell'antico Egitto.

Per circa 500 anni, dal 1552 al 1069 a.C., questo luogo sacro servì come ultima dimora per i faraoni del Nuovo Regno.

Le tombe reali più importanti

La Valle dei Re, chiamata dagli arabi Biban el-Moluk ("le porte dei re"), ospita almeno ventisei sepolture di sovrani appartenenti alle dinastie XVIII, XIX e XX. 

Successivamente, la prima tomba reale fu probabilmente quella di Thutmosis I, anche se alcuni studiosi attribuiscono questo primato alla gigantesca sepoltura di Hatshepsut e suo padre Thutmosi I (KV 20).

Contrariamente alle credenze popolari, gli ingressi delle tombe non erano nascosti, bensì chiaramente visibili. 

La polizia della necropoli sorvegliava regolarmente l'area, ispezionando gli ingressi per verificare l'integrità dei sigilli.

Tuttavia, durante il periodo di instabilità politica alla fine del regno di Ramses III, molte tombe subirono saccheggi.

La tomba di Tutankhamon

La scoperta più celebre avvenne nel 1922, quando Howard Carter portò alla luce la tomba di Tutankhamon (KV62). 

Questa sepoltura rappresenta un caso eccezionale poiché fu l'unica a sfuggire ai saccheggiatori, grazie ai detriti della tomba di Ramses IV che ne coprirono l'ingresso.

La struttura della tomba si sviluppa attraverso una scalinata di sedici gradini che conduce a un corridoio in discesa. 

L'anticamera conteneva circa 600-700 oggetti, accuratamente catalogati in centocinquantasette gruppi.

Particolarmente significativa è la "Casa d'oro", l'unica camera dipinta della tomba, dove sulla parete est viene rappresentato il corteo funebre del re mummificato.

I tesori nascosti della necropoli

All'interno delle tombe sono stati rinvenuti manufatti di straordinario valore storico e artistico. 

Le pareti sono adornate con intricati dipinti e geroglifici che raffigurano il viaggio dei faraoni verso l'aldilà e testi religiosi come il Libro dei Morti.

Gli archeologi continuano a fare nuove scoperte nella valle. Infatti, recenti indagini hanno portato alla luce le tombe KV 63, KV 64 e, probabilmente, una KV 65. 

Inoltre, sono state avviate importanti iniziative per la conservazione delle tombe, con particolare attenzione alla KV 17.

La valle copre un'estensione di circa 0,7 km² ed è costituita da due rami principali: quello orientale, che ospita la maggior parte delle tombe reali, e quello occidentale, più ampio ma con un numero ridotto di sepolture. 

Gli antichi egizi impiegavano sofisticati trucchi architettonici per scoraggiare i ladri, sebbene questi espedienti non sempre si rivelassero efficaci

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#5.Il Tempio di Hatshepsut

Ai piedi delle scogliere di Deir el-Bahari sorge il maestoso Djeser-Djeseru, conosciuto come il Tempio di Hatshepsut, uno dei monumenti più impressionanti dell'antico Egitto.

L'architettura unica del tempio

Il tempio, progettato dall'architetto Senenmut, primo consigliere della regina, rappresenta un capolavoro di ingegneria che si integra perfettamente con il paesaggio circostante. 

La struttura si sviluppa su tre livelli distinti, raggiungendo un'altezza totale di 35 metri, con terrazze sovrapposte che un tempo ospitavano lussureggianti giardini.

L'elemento più straordinario del complesso è il Djeser Djeseru, che significa "Sublime dei sublimi", un colonnato la cui perfetta armonia anticipa di quasi un millennio il Partenone di Atene. 

Inoltre, ogni livello presenta una doppia fila di colonne quadrate, ad eccezione dell'angolo nordoccidentale della seconda terrazza, dove si trova una cappella con colonne protodoriche.

La storia della regina faraone

Hatshepsut si distingue come una delle più prolifiche costruttrici della storia egizia. Durante il suo regno, che durò dal 1479 al 1458 a.C., la regina commissionò centinaia di edifici tra l'Alto e il Basso Egitto. 

Le sue costruzioni erano notevolmente più maestose di quelle ordinate dai predecessori del Medio Regno.

Successivamente, la regina si affidò all'illustre architetto Ineni, che aveva già lavorato per suo padre e suo marito. 

La produzione artistica durante il suo regno fu così ricca che praticamente ogni museo di antichità egizie al mondo possiede almeno una scultura di Hatshepsut.

Gli affreschi e i rilievi

Le pareti del tempio raccontano storie straordinarie attraverso bassorilievi finemente scolpiti. 

Pertanto, il ciclo di bassorilievi narra la storia della nascita divina della regina per opera del dio Amon.

Le scene più significative includono:
  • Il trasporto degli obelischi
  • La teogamia (unione divina)
  • La spedizione marittima nella terra di Punt

I rilievi, di fattura eccezionale, decorano anche il cortile del culto del Sole, dove un vestibolo presenta figure simboliche di Amon e Horus. 

Il santuario di Amon, collocato nella parte posteriore del tempio, rappresenta il punto focale spirituale dell'edificio.

La costruzione del tempio richiese quindici anni di lavoro incessante. 

Nonostante nel corso dei secoli molte delle decorazioni originali siano andate perdute, il complesso mantiene ancora oggi la sua straordinaria bellezza, testimoniando la grandezza di una delle più importanti regine dell'antico Egitto.

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#6.La Valle delle Regine

Nella necropoli tebana, il sito archeologico della Valle delle Regine rappresenta un tesoro inestimabile dell'antico Egitto.

Conosciuta in passato come Ta-Set-Neferu, "il luogo della bellezza", questa valle custodisce oltre settanta tombe di straordinaria importanza storica.

Le tombe delle consorti reali

La Valle delle Regine serviva come luogo di sepoltura per le madri, le consorti e i figli dei faraoni durante il periodo del Nuovo Regno. 

Inizialmente destinata alle sepolture di principi e principesse, la valle divenne successivamente il luogo di riposo eterno per le regine delle XVIII, XIX e XX dinastie (1550-1070).

L'origine della valle è legata a un antico corso d'acqua che sgorgava da una grotta con cascata. 

Pertanto, gli antichi egizi costruirono una diga nella parte alta della valle per proteggere le tombe dalle possibili inondazioni.

Inoltre, all'interno del complesso sono state rinvenute tracce di un santuario rupestre di Ptah e del villaggio degli artigiani che si occupavano della costruzione delle tombe.

La tomba di Nefertari

La scoperta più significativa avvenne nel 1904, quando l'egittologo italiano Ernesto Schiaparelli portò alla luce la tomba di Nefertari, considerata la più sontuosa tra quelle riservate a una regina d'Egitto. 

La struttura, identificata come QV66, si sviluppa a 27 metri di profondità e comprende:
  • Una rampa d'ingresso principale
  • Un'anticamera con vestibolo
  • Una sala del sarcofago con quattro pilastri
  • Due annessi laterali
  • Una nicchia con cella finale

I dipinti murali

Le pareti della tomba sono completamente affrescate con scene che illustrano passaggi del Libro dei Morti. 

Il soffitto della sala principale è decorato in un prezioso blu egiziano punteggiato di stelle gialle, caratteristica tipica dei sepolcri egizi.

Nell'anticamera superiore, le dee Neith e Selkis accompagnano la regina presso le altre divinità. 

Successivamente, Nefertari appare come un uccello dal volto umano, pronta a unirsi in cielo con Ra, il dio Sole.

La scena è arricchita dalla presenza di un airone cinerino, simbolo della resurrezione.

Particolarmente significativo è il locale annesso laterale superiore, probabilmente destinato al deposito delle offerte alimentari. 

In questo spazio, la Regina offre stoffe preziose a Ptah e chiede a Thot gli strumenti da scriba.

Inoltre, un suggestivo paesaggio mostra un toro e sette vacche celesti accompagnate dai quattro timoni del cielo, riferimento al capitolo 148 del Libro dei Morti sulla fornitura di cibo eterno per il defunto.

La tomba ha subito diversi interventi di restauro a causa dell'alto livello di umidità al suo interno. 

Nonostante le sfide conservative, i colori vivaci prodotti con pigmenti preziosi continuano a stupire i visitatori, testimoniando l'eccezionale maestria degli artisti dell'antico Egitto.

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#7.I Colossi di Memnone

Sulla sponda occidentale del Nilo, di fronte all'odierna Luxor, si ergono due imponenti statue alte 18 metri che hanno affascinato visitatori per millenni. 

Questi giganti di pietra, conosciuti come i Colossi di Memnone, rappresentano il faraone Amenhotep III in posizione seduta, con lo sguardo rivolto verso est in direzione del fiume.

La storia delle statue giganti

Inizialmente, questi colossi furono scolpiti da blocchi di quarzite rosa provenienti dalle cave di Gebel el-Silsila. 

In particolare, le statue mostrano il faraone seduto sul trono con le mani appoggiate sulle ginocchia, mentre ai suoi piedi sono raffigurate due figure importanti: la regina Tiy e la madre Mutemuia.

Successivamente, le statue subirono diversi danni nel corso dei secoli. Durante la conquista persiana, Cambise II ne mutilò i volti, tagliandone gli orecchi e la bocca. 

Inoltre, le statue hanno resistito a terremoti, acque di irrigazione, sale e vandalismo.

Il tempio funerario di Amenhotep III

Il complesso templare, conosciuto come il Tempio di Milioni di Anni, rappresentava al tempo della sua costruzione il più grande dei templi funerari della zona di Tebe, superando persino il complesso di Karnak con una superficie di 350.000 metri quadrati.

La struttura comprendeva:
  • Due grandi corti e tre enormi piloni in mattoni
  • Una corte solare circondata da colonne di papiri in arenaria
  • Statue di Amenofi-Osiride con liste di prigionieri provenienti da terre straniere

Purtroppo, il tempio fu costruito più vicino al fiume rispetto ad altri templi funerari, causandone un deterioramento più rapido. 

Pertanto, oggi ne rimangono solo poche rovine, con i Colossi di Memnone come unici testimoni della sua antica grandezza.

Le leggende associate

Il nome attuale delle statue deriva da un'affascinante connessione con la mitologia greca. 

Gli storici greci le associarono all'eroe semidio Memnone, figlio dell'Aurora (Eos) e di Titone, ucciso da Achille durante la guerra di Troia.

La leggenda più celebre riguarda un fenomeno acustico particolare: dalla statua di destra emanavano all'alba singolari rumori, simili a bronzo percosso. 

Questo suono, causato dal riscaldamento solare della roccia, venne interpretato come il saluto dell'eroe alla madre Eos, dea dell'aurora.

Questa peculiarità attirò numerosi visitatori illustri, tra cui l'imperatore Adriano e sua moglie Vibia Sabina. 

In particolare, la poetessa Giulia Balbilla, durante il suo viaggio con la corte imperiale, incise sulla statua quattro epigrammi per un totale di quarantacinque versi.

Il fenomeno sonoro cessò nel 199 d.C., quando l'imperatore Settimio Severo ordinò il restauro della statua.

Da quel momento, i Colossi mantennero il loro silenzio, continuando tuttavia a impressionare i visitatori con la loro maestosa presenza e la ricca storia che rappresentano.

 

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#8.Il Museo di Luxor

Inaugurato nel 1975, il Museo di Luxor rappresenta un tesoro incomparabile dell'arte egizia, situato strategicamente sulla riva destra del Nilo, tra il tempio di Luxor e i templi di Karnak.

I capolavori della collezione

Nel seminterrato del museo si trova una delle scoperte più straordinarie: ventisei statue del Nuovo Regno, rinvenute nel 1989 in una fossa del tempio di Luxor. 

Tra questi capolavori spiccano le statue sedute delle dee Hathor e Iunit, oltre alla magnifica rappresentazione di "Horemheb al cospetto di Atum".

Particolarmente impressionante è la statua "Amenofi III su slitta processionale", che raggiunge un'altezza di due metri e mezzo. 

Inoltre, la collezione vanta preziose statue in granito rosa, tra cui quelle di Sesostri III, Thutmose III e la straordinaria rappresentazione di Amenofi III con Sobek.

Una delle mostre più affascinanti si trova al primo piano, dove è possibile ammirare il Muro di Akhenaton. 

Questa ricostruzione, composta da oltre 280 blocchi di arenaria dipinta chiamati talatat, proviene dal tempio di Aton a Karnak.

Le mummie reali

Dal 2004, il museo ha arricchito la sua collezione con due mummie reali di straordinaria importanza storica: i faraoni Ahmose I e Ramesse I. 

Queste mummie, precedentemente conservate rispettivamente al Museo egizio del Cairo e al Museo delle cascate del Niagara, rappresentano una testimonianza unica della sofisticata arte dell'imbalsamazione egizia.

La presenza di queste mummie reali ha richiesto la creazione di un ambiente espositivo specializzato, con particolare attenzione al controllo della temperatura e dell'umidità per garantire la loro conservazione ottimale.

Gli oggetti della vita quotidiana

Il primo piano del museo ospita una straordinaria collezione di suppellettili funerarie provenienti dalla tomba di Tutankhamon.

Tra questi reperti si trovano:
  • Statuette dipinte raffiguranti il faraone
  • Due Ushabti finemente decorati
  • Una scultura in legno della testa di una mucca, simbolo della dea Hathor, originariamente ricoperta di gesso

Particolarmente significativa è la sezione dedicata alla tecnologia dell'antico Egitto, dove i display multimediali illustrano il processo di raccolta e lavorazione del papiro. 

Successivamente, i visitatori possono osservare gli strumenti utilizzati dagli scribi e dagli architetti, offrendo uno sguardo approfondito sulle pratiche professionali dell'epoca.

Il museo si distingue per la sua attenzione alla qualità espositiva piuttosto che alla quantità. 

Pertanto, ogni manufatto è accompagnato da dettagliate etichette multilingue, che permettono ai visitatori di comprendere appieno il significato storico e culturale di ogni pezzo.

La galleria al piano terra conserva diversi capolavori, tra cui un rilievo in calcare ben conservato di Tuthmosis III e una statua squisitamente scolpita dello stesso faraone in grovacca, proveniente dal Tempio di Karnak. Inoltre, si può ammirare una figura in alabastro di Amenhotep III protetta dal grande dio coccodrillo Sobek.

Nel 2004, il museo ha subito importanti lavori di ampliamento, che hanno permesso di arricchire ulteriormente la sua offerta. 

Questa espansione ha incluso la creazione di un piccolo centro visitatori, rendendo l'esperienza museale ancora più coinvolgente e educativa.

 

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#9.Un Viaggio nel Cuore 

Luxor rappresenta un tesoro inestimabile della storia dell'antico Egitto, dove ogni monumento racconta una storia millenaria.

Infatti, dai maestosi templi di Karnak e Luxor alle misteriose tombe della Valle dei Re e delle Regine, questa città offre un viaggio straordinario attraverso una delle civiltà più affascinanti della storia.

Pertanto, visitare Luxor significa immergersi in un museo a cielo aperto, dove potrete ammirare l'incredibile maestria degli antichi egizi nella costruzione di monumenti che hanno sfidato il tempo.

Il tempio di Hatshepsut, i Colossi di Memnone e il moderno Museo di Luxor completano un'esperienza unica nel suo genere.

Successivamente alle vostre esplorazioni, comprenderete perché questa città continua ad affascinare visitatori da tutto il mondo.

Gli antichi faraoni hanno lasciato un'eredità che ancora oggi stupisce per la sua grandiosità e bellezza, rendendo Luxor una destinazione imperdibile per chiunque desideri scoprire i segreti dell'antico Egitto.

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#10.FAQs

Q1. Quanto tempo è necessario per visitare le principali attrazioni di Luxor? 

Per esplorare le principali attrazioni di Luxor, come il Tempio di Karnak, la Valle dei Re e il Tempio di Hatshepsut, sono consigliati almeno 3 giorni.

Questo permette di visitare con calma i siti più importanti e godere appieno della ricchezza storica della città.

Q2. Qual è il monumento più famoso di Luxor? 

Il Tempio di Luxor è considerato il monumento più iconico della città. Questo maestoso complesso templare sulle rive del Nilo rappresenta una straordinaria testimonianza dell'architettura dell'antico Egitto e della grandezza dei faraoni.

Q3. Come ci si sposta all'interno di Luxor? 

A Luxor sono disponibili diversi mezzi di trasporto, ma uno dei più caratteristici è il calesse. Sebbene più costoso e lento dei taxi, offre un modo pittoresco per esplorare la città e visitare i suoi templi principali.

È possibile noleggiare un calesse per circa 4 ore a un prezzo ragionevole.

Q4. Luxor è vicina alle Piramidi di Giza? 

No, Luxor non è vicina alle Piramidi di Giza. La distanza tra le due località è di circa 642 km.

Per raggiungere Luxor dalle Piramidi, si può optare per un viaggio in autobus (circa 10 ore), in treno (circa 11 ore) o in auto (circa 8 ore di guida).

Q5. Quali sono i principali siti archeologici da non perdere a Luxor? I siti imperdibili di Luxor includono il maestoso Tempio di Karnak, il Tempio di Luxor, la Valle dei Re con le sue tombe reali, il Tempio di Hatshepsut, la Valle delle Regine e i Colossi di Memnone. Inoltre, il Museo di Luxor offre una straordinaria collezione di reperti dell'antico Egitto.

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